mercoledì 30 settembre 2009

Scheda: Dicrossus filamentosus

Dicrossus filamentosus
(Ladiges, 1958)


Piccolo Ciclide sud americano, timido e delicato. Ama acque acide con filtraggio su torba. Molto esigente nell’alimentazione e molto sensibile agli sbalzi di Nitrati e alla presenza di Nitriti. Difficoltà d'allevamento: media. Sconsigliato a Neofiti.



Nome scientifico:

Dicrossus filamentosus


Nota al nome scientifico:

la specie è stata recentemente oggetto di riclassificazione, il precedente nome, "Crenicara filamentosa", è quindi inevitabilmente ancora molto usato.


Nomi comuni:

Nessuno segnalato.


Famiglia:

Cichlidae


Luogo d’origine:

America meridionale (Amazzonia, rinvenibile in Rio Negro, Rio Orinoco e suoi affluenti).


Morfologia:

corpo cilindrico molto allungato. La livrea verde bruna, molto variabile a seconda dello stato d’animo del pesce, è arricchita da numerose macchie nere che adornano la parte centro superiore del fianchi conferendogli un aspetto “a scacchiera”. Nella parte superiore del fianco è presente una banda color blu elettrico mentre appena sotto, in corrispondenza della linea laterale, è presente una banda color giallo chiaro. Sia la banda blu che quella gialla sono però direttamente legate allo stato d’animo del pesce e raramente appariranno ben visibili. Ad esempio risulteranno più marcate nei periodi riproduttivi. Notevoli le differenze in termini di pinne e dimensioni tra maschio e femmina (vedere “Dimorfismo sessuale”).


Dimorfismo sessuale:

femmine decisamente più piccole e con pinne arrotondate e trasparenti. Le pinne dei maschi invece sono più appuntite e colorate, la differenza più evidente è notabile nella caudale che, nel maschio, presenta alle due estremità inferiore e superiore due prolungamenti filamentosi, da cui il nome dato alla specie.


Dimensioni:

Maschio fino a 8,5 cm.
Femmina fino a 6,5 cm.


Ciclo vitale:

non si hanno dati certi in merito.


Dimensioni Acquario:

almeno 80 litri netti per 3 esemplari (un maschio + 2 femmine).


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:

- PH: 5.0 / 7.0
- GH: 4 / 8 °dGH
- Temperatura: 23 / 25 °C


Allestimento acquario d'allevamento:

l’acqua deve essere tenera e acidognola. Fortemente consigliato il filtraggio su torba. Questo pesce è molto timido e, per sentirsi a proprio agio, necessita di molti nascondigli. Abbondate quindi con vegetazione, pietre e legni, in modo da ricreare vari punti utilizzabili come tana/nascondiglio. Non ama l’illuminazione eccessiva, per questo motivo è ancor più consigliato abbondare con la vegetazione in modo da creare varie zone d’ombra (molto indicato l’impiego di piante galleggianti), inoltre sono sconsigliati fondali troppo chiari.


Alimentazione:

in natura segue dieta prevalentemente carnivora.
Trattandosi solitamente di esemplari di cattura, inizialmente accetteranno quindi solo piccole prede vive. Successivamente, se ben ambientati, inizieranno ad accettare anche surgelato e liofilizzato. Difficilmente arriveranno ad accettare il secco. E’ bene comunque offrir loro una dieta varia e completa.
C’è da tener conto che non sono molto voraci e solitamente si avvicinano al cibo con timore e circospezione, soprattutto nelle prime settimane successive ad un cambio vasca, occorre tenerne quindi conto evitando di abbinare questo Ciclide a specie troppo vivaci e voraci, altrimenti non riusciranno ad alimentarsi a sufficienza.


Livello di nuoto:

prevalentemente nel livello inferiore.


Comportamento:

è un pesce molto timido che necessità di tranquillità. In genere è ben tollerante verso i compagni di vasca i quali però non devono essere troppo vivaci e voraci, altrimenti il Dicrossus filamentosus diverrà subito stressato mostrandosi ancora più timido, tendendo a stare quasi sempre nascosto. Nel periodo riproduttivo la femmina diviene molto aggressiva verso qualsiasi altro pesce presente, compagno compreso. In condizioni normali invece è il maschio a mostrare una certa aggressività nei confronti della femmina, aggressività che spesso sfocia anche in veri attacchi in cui di sovente a rimetterci è la coda della femmina, presa letteralmente a morsicate dal maschio. Per smorzare gli effetti di questo atteggiamento istintivo è preferibile quindi inserire due / tre femmine per ogni maschio. Se sono presenti più maschi si instaurerà rapidamente una ben delineata scala gerarchica all’interno del gruppo, con il maschio dominante facilmente riconoscibile dalla colorazione decisamente più accesa.


Biocenosi:

questa specie merita a mio modesto parere un acquario dedicato, monospecifico. Se lo si vuole inserire in un acquario comunitario sconsiglio di abbinarlo a specie troppo voraci ed aggressive. Ricordo che si tratta di una specie timida e mediamente territoriale che per star bene in acquario necessita di tranquillità. Ad esempio, per esperienza personale, ne sconsiglio l’abbinamento con Caracidi in quanto troppo vivaci e voraci, con loro in vasca alimentare a sufficienza i Dicrossus filamentosus diviene quasi impossibile. Sconsigliato anche l’abbinamento ad altre differenti specie di Ciclidi. Un ottimo abbinamento può risultare quello con piccoli Otocinclus e/o qualche Corydoras.



La Riproduzione


Difficoltà:

media. Ottenere la deposizione delle uova non è difficile, il vero problema è piuttosto riuscire a portare a termine schiusa e crescita degli avannotti, tra le cui fila si ha solitamente, in cattività, un tasso di mortalità molto elevato.


Modalità riproduttiva:

specie ovipara.


Maturità sessuale:

La maturità sessuale arriva intorno ai 12 / 14 mesi di età.


Formazione della coppia:

in natura le coppie si formano spontaneamente all'interno di piccoli gruppi di giovani esemplari, in genere le femmine sono numericamente superiori rispetto ai maschi, ne consegue che i maschi sono soliti avere più di una compagna, arrivando anche a dominare su piccoli harem. In cattività si può tentare la riproduzione di questo Ciclide sia inserendo solo una coppia, sia rispettando appieno le sue abitudini e, quindi, inserendo un maschio e due / tre femmine, a patto di avere una vasca da riproduzione abbastanza grande da permettere ad ognuna delle femmine di ritagliarsi una propria zona di pertinenza.


Alimentazione della coppia:

i riproduttori, già a partire da alcune settimane prima del trasferimento nell'acquario riproduttivo, vanno alimentati quasi esclusivamente con piccoli alimenti vivi e con surgelato.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

- PH: 4,5 / 6.0
- GH: 3 / 6 °dGH
- Temperatura: 23 / 25 °C
- Capacità minima: 50 litri netti per una coppia, 80 lt. per un maschio con due femmine.


Allestimento acquario riproduttivo:

l'allestimento deve prevedere un fondo sabbioso, molte piante e qualche nascondiglio ottenibili con rocce e/o legni. Acqua molto tenera e decisamente acida. Filtraggio su torba. Luce molto tenue o assente del tutto. Piante galleggianti in abbondanza. Piccoli cambi d’acqua quotidiani del 10%. Condizioni igieniche perfette!


Deposizione e Fecondazione:

i riproduttori vanno lasciati il più possibile tranquilli. Inizialmente il maschio apparirà molto violento nei confronti della femmina, per questo motivo è importante che in acquario siano presenti molta vegetazione e numerosi nascondigli. Se l’abbinamento da i suoi frutti la femmina scaverà una buca nel fondo sabbioso e vi deporrà le uova, in genere poco più di un centinaio di unità, e subito il maschio provvederà a fecondarle. Quasi sempre la scelta del punto di deposizione ricade sul fondo ma non è raro che la femmina deponga invece sul fogliame o anche su rocce lisce, in tali casi anche il maschio collabora a pulire il luogo prescelto nelle ore precedenti alla deposizione.
Con presenti le uova la femmina diviene subito molto violenta ed aggressiva, si posiziona a difesa della prole scacciando con veemenza qualsiasi intruso e rifiutando anche la vicinanza del maschio. E’ bene quindi provvedere subito alla rimozione del maschio lasciando tranquilla la femmina da sola con le uova. In questa fase le pinne pelviche della madre iniziano in genere a colorarsi divenendo progressivamente di un’intensa colorazione rosso fuoco. Verranno utilizzate per aiutare i piccoli a individuare la madre permettendo così di tenerli più facilmente raccolti in prossimità della tana. Questa caratteristica colorazione delle pinne pelviche è però meno evidente negli esemplari provenienti dal fiume Orinoco.


Schiusa e Primi Giorni:

purtroppo la percentuale di schiusa delle uova è fortemente legata alla durezza dell’acqua ed alla sua conducibilità. Per ottenere una buona percentuale di schiusa occorrerebbe un’acqua al pari dell’acqua osmotica, con KH e GH non misurabili, prossimi allo zero, conducibilità ridottissima, ed un PH non superiore a 5,5. Tali condizioni sono rinvenibili in natura, nei biotopi d’origine, ma è quasi impossibile riprodurli in vasca. Ad esempio con durezze pressoché nulle sarebbe impossibile dare stabilità al PH. Stando quindi in condizioni più facili da riprodurre e gestire, diciamo con PH intorno al 5,5 / 6 ed un GH di circa 4 / 6 °dGH, potremo, se fortunati, ottenere la schiusa di una piccola percentuale delle uova. Anche il momento della schiusa dipende fortemente dalle condizioni dell’acqua. In genere essa avviene entro il secondo giorno.
Il maschio va subito allontanato in quanto la sua presenza genererebbe forte stress nella femmina, con il rischio che uno dei genitori decida di divorare la prole. La madre va lasciata a contatto con i piccoli almeno per qualche settimana. Durante la notte lasciate una debole luce ad illuminare la vasca in modo che la femmina possa individuare la sua prole riuscendo così a tenerla raccolta. In tal modo la femmina si sentirà più tranquilla e non mostrerà i segni tipici dello stress.


Avannotti:

a partire dal giorno successivo alla schiusa si può iniziare a somministrare piccolissimi alimenti vivi, come naupli di Artemia Salina appena schiusi, Rotiferi, Microworms, Tubifex. Inizialmente le dosi dovranno essere davvero minime puntando più sulla frequenza che non sull’abbondanza delle somministrazioni. Difatti sarà fondamentale mantenere condizioni igieniche dell’acqua il più possibile perfette, in quanto i piccoli di Dicrossius filamentosus sono molto sensibili alla presenza di Nitriti e Nitrati e tra di essi, solitamente, si registra un tasso di mortalità davvero elevato. Inizialmente occorrerà proseguire con i piccoli (10%) cambi d’acqua parziali quotidiani per mantenere l’acqua il più possibile idonea.


Immagine: femminaby Andrea Perotti




Immagine: maschio
by Andrea Perotti




Immagine: coppia
by Andrea Perotti





Autore: Andrea Perotti


Scheda: Corydoras aeneus

Corydoras aeneus
(Gill, 1858)


Uno dei Corydoras più noti in acquariofilia, molto apprezzata la sua varietà albina. Va allevato in piccoli gruppetti in acquari ricchi di vegetazione e con fondo sabbioso. Indicato per acquari di comunità. Molto robusto e facile da allevare, indicato anche per neofiti.























Nome scientifico:

Corydoras aeneus


Nome comune:

nessuno in particolare


Famiglia:

Callichthyidae


Luogo d’origine:

Sud America


Dimensioni:

fino a 6 cm


Dimensioni acquario:

almeno 50 litri netti per un piccolo gruppetto di 4 / 5 esemplari.


Valori consigliati per l’acquario d'allevamento:


- PH: 6,5 / 7,5
- GH: 5 / 15 °dGH
- Temperatura: 25 / 29 °C


Livello di nuoto:

fondo.


Comportamento:

pesce di fondo, pacifico con tutte le specie, va tenuto in gruppetti di almeno 4 / 5 esemplari. Ideale per acquari di comunità.



Difficoltà d'ottenimento della Riproduzione:

difficoltà media.



Foto per gentile concessione: Mauro Antoniazzi.


Vedi la scheda completa.

Scheda: Trigonostigma heteromorpha

Trigonostigma heteromorpha
(Dunker, 1904)


Bellissimo e simpatico pesciolino ideale per chi alle prime armi cerca un pesce vivace, robusto e facile da allevare. Adatto anche ad acquari di dimensioni medio piccole, preferibilmente non meno di 60 litri netti comunque.
Difficoltà d'allevamento: minima, pesce davvero robusto e poco esigente, consigliatissimo anche ai neofiti.



Nome scientifico:

Trigonostigma heteromorpha


Note al Nome Scientifico:

viene spesso chiamato con il “vecchio” nome scientifico Rasbora heteromorpha in vigore fino al 1999.


Nomi comuni:

Rasbora
Pesce Arlecchino


Famiglia:

Cyprinidae


Luogo d’origine:

Asia Sudorientale (Malaysia, Singapore, Sumatra, Thailandia)


Morfologia:

corpo romboidale sui cui lati spicca un bellissimo triangolo blu scuro, quasi nero. Riflessi rossi ed argentati dal resto del corpo. Pinne dorsale ed anale colorate in parte di rosso.


Dimensioni:

fino a 6 cm


Dimorfismo sessuale:

da adulta le femmina è distinguibile dalla pancia più ingrossata che tende a conferirgli un aspetto decisamente più tozzo rispetto ai maschi, decisamente più snelli; il sesso è distinguibile (ma non sempre con certezza) anche osservando la macchia scura cuneiforme presente sui lati, nei maschi la macchia è leggermente più pronunciata e, nella parte bassa, si allunga fino ad avvicinarsi alla zona delle branchie.


Dimensioni Minime Acquario:

almeno 60 Litri netti per un gruppetto di 5/6 esemplari.
Almeno 80 litri netti per un gruppetto di 10 esemplari.


Valori consigliati per l’acqua:

- PH 6,2 / 7,0
- GH 5 / 10 °dGH
- Temperatura 23 / 26 °C


Allestimento acquario d'allevamento:

ama acquari ricchi di piante, con un buon filtraggio.


Alimentazione:

Onnivoro. Accetta qualunque mangime commerciale sia in scaglie sia in granuli. E’ importante offrirgli una alimentazione completa e varia, comprendente anche saltuariamente alimento vivo (ad es. Larve di Zanzara).


Livello di nuoto:

centrale


Comportamento:

pesce pacifico e di gruppo apprezzato appunto per il suo carattere sempre calmo e tranquillo, va introdotto sempre in gruppetti di almeno 5 / 6 esemplari, ma per goderseli veramente in tutto il loro splendore occorre superare i 10 esemplari. E’ bellissimo vederli nuotare in gruppo in quanto tendono a spostarsi sempre tutti assieme in fila indiana senza mai sparpagliarsi.


Biocenosi:

ideale per acquari di comunità con pesci di pari taglia o anche più grandi, purchè non aggressivi.



La Riproduzione


Livello difficoltà:

medio


Modalita' Riproduttiva:

specie ovipara


Maturità sessuale:

non si hanno dati certi in merito all'età di raggiungimento della maturità sessuale.


Formazione della Coppia:

quando si noterà la coppia esibirsi nei primi giochi amorosi e staccarsi dal gruppo, va inserita nell' Acquario da Riproduzione.


Acquario di Riproduzione:

la riproduzione di Trigonostigma heteromorpha va tentata in apposito acquario riproduttivo, anche di piccole dimensioni, purchè provvisto di almeno una pianta a foglie larghe (consigliate Anubias e soprattutto Cryptocoryne). E' bene regolare al minimo il filtro e mettere del materiale a maglia fittissima (ad esempio "tulle" o "organza") a protezione delle bocchette di aspirazione, ciò eviterà che larve vengano in parte aspirate dal filtro.


Valori consigliati per l'acquario riproduttivo:

valori come per acquario d'allevamento.
Capacità minima 10 litri netti.


Deposizione e Fecondazione:

la femmina depone le uova appiccicandole sulla “pagina” inferiore di foglie larghe (Anubias e Cryptocoryne tra le preferite) dopo un entusiasmante rituale d’amore. Purtroppo in acquari di comunità è praticamente impossibile che le uova arrivino alla schiusa in quanto vengono divorate dai pesci presenti, genitori compresi.
Quindi successivamente alla deposizione, i riproduttori vanno subito levati.


Schiusa e Primi Giorni:

la schiusa avviene dopo 24 / 36 ore.
Per i primi 5 giorni gli avannotti si ciberanno del sacco vitellino.


Gli Avannotti:

dopo 5 giorni, terminato il sacco vitellino, gli avannotti vanno nutriti con naupli di Artemia Salina appena schiusi. Dopo un paio di settimane si può iniziare a somministrare progressivamente anche mangime in scaglie finemente polverizzato.





Autore: Andrea Perotti





Scheda: Xiphophorus maculatus

Xiphophorus maculatus
(Günther, 1866)





















Bellissimo e simpatico pesciolino ideale per chi alle prime armi cerca un pesce vivace, robusto e facile da allevare. Adatto anche ad acquari di piccole dimensioni, non meno di 30 litri netti comunque. Livello di difficoltà: minimo, consigliato anche a neofiti.



Nome scientifico:

Xiphophorus maculatus


Nome comune:

Platy


Famiglia:

Poeciliidae


Luogo d’origine:

Centro America


Dimensioni:

maschio 3,5 / 4 cm, femmina 5 / 6 cm


Dimensioni Minime Acquario:

almeno 30 litri netti.


Valori consigliati per l’acqua:

- PH 7,0 / 7,8
- GH 10 / 20 °dGH
- Temperatura 22 / 28 °C


Livello di nuoto:

centro superiore


Comportamento:

pesce pacifico e di gruppo, va introdotto sempre in gruppetti di almeno 5 / 6 esemplari, dando predominanza numerica alle femmine.


Difficoltà riproduzione:

molto facile


Modalita' Riproduttiva:

è ovoviparo.





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Scheda: Colisa lalia

Colisa lalia
(Hamilton, 1822)














Stupendo ed elegantissimo pesce asiatico da allevare preferibilmente in coppia per poterne osservare le affascinanti modalità riproduttive. Adatto anche ad acquari di dimensioni medio piccole, preferibilmente non meno di 60 litri netti comunque.


Nome scientifico:

Colisa lalia


Nomi comuni:

Colisa
Gourami nano


Famiglia:

Osphronemidae


Luogo d’origine:

Asia Meridionale


Dimensioni:

fino a 4,5 / 5,5 cm


Dimensioni Acquario:

almeno 60 litri netti per una Coppia.


Valori consigliati per l’acqua:

- PH 6,5 / 7,0
- GH 8 / 10 °dGH
- Temperatura 24 / 26 °C


Livello di nuoto:

centro superiore


Comportamento:

pesce pacifico e timido da tenere in coppie.


Difficoltà riproduzione:

media


Modalità Riproduttiva:

specie ovipara



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Scheda: Xiphophorus helleri


Xiphophorus helleri

(Heckel, 1848)


Xiphophorus helleri - Photo by Andrea Perotti



Bellissimo e simpatico pesciolino ideale per chi alle prime armi cerca un pesce vivace, robusto e facile da allevare. Adatto anche ad acquari di dimensioni medio piccole, tuttavia trattasi di un gran nuotatore capace di scatti incredibilmente fulminei, meglio quindi introdurli in acquari con capienze non inferiori ai 100 litri … merita!!! Sconsigliati acquari aperti, sono abili saltatori.
Difficoltà d'allevamento: bassa, è un pesce robusto, con poche esigenze, adatto anche a neofiti.




Nome scientifico:

Xiphophorus helleri


Nome comune:

Portaspada
Xifoforo


Famiglia:

Poeciliidae


Luogo d’origine:

Centro America (Messico – Guatemala – Belize – Honduras)


Morfologia:

corpo snello e allungato, bocca rivolta verso l'alto, pinna adiposa assente. I maschi presentano un prolungamento nel lobo inferiore della caudale, a formare una sorta di spada (assente nelle femmine) che ricopre la funzione di organo riproduttivo (organo copulatore).

Gli Xiphophorus helleri selvatici presenti nei biotopi d’origine presentano colorazioni varie a seconda dei luoghi di ritrovamento, molto vasti. La colorazione più presente in natura è sicuramente quella della varietà Green, con linea laterale più o meno marcata.

Sono in commercio molte varietà di Portaspada ottenute mediante attenta selezione operata in decenni dagli allevatori, la maggior parte di queste varietà non sono presenti in natura ma solo in ambito acquariofilo.

Le più apprezzate e diffuse sono:

Red, Green, Red Wagtail, Green Wagtail, Green Tuxedo, Red Tuxedo Simpson Finned, Red Simpson Finned, Green-Red Wagtail doppia spada, Red Wagtail pinne a velo, Marigold, Comet-Ananas, Green Guentheri, Berlin, Frankfurt, Hamburg, Wiesbaden.


Dimensioni:

maschio 10 cm, femmina 12 / 13 cm


Dimorfismo sessuale:

molto evidente , la femmina è più grande e massiccia, il maschio è provvisto di coda a spada, ovvero di un evidentissimo allungamento del lobo inferiore della caudale, che incorpora la funzione di organo riproduttivo

Nota: raramente, e solo se esposte a particolari condizioni ambientali, può accadere che femmine di X. Helleri si tramutino in maschi in grado di riprodursi.


Ciclo vitale:

da 3 a 5 anni


Dimensione Acquario:

non meno di 100 litri netti per un gruppetto di 5/6 esemplari.


Valori consigliati per l’acqua:

- PH 7,0 / 7,8
- GH 10 / 20 °dGH
- Temperatura 24 / 28 °C


Allestimento Acquario

Siccome Xiphophorus Helleri e' un abile saltatore l'Acquario dovrà essere chiuso.
Gli arredi e le piante non dovrebbero mai mancare, in quanto il pesce si nutre anche delle alghe che si formano su di essi.


Alimentazione:

specie onnivora. Si nutre di tutto ciò di commestibile che può trovare in vasca. E’ anche un discreto mangiatore di alghe, che tende a staccare dalle foglie e dagli arredi. E’ importante offrirgli una alimentazione completa e varia, comprendente anche saltuariamente alimento vivo (ad es. Larve di Zanzara).


Livello di nuoto:

centro superiore


Comportamento:

pesce pacifico e di gruppo, va introdotto sempre in gruppetti di almeno 5 / 6 esemplari. Il maschio è un instancabile corteggiatore e può arrivare a stressare eccessivamente la femmina prescelta, occorre quindi introdurre almeno 2 femmine per ciascun maschio presente. In caso di più maschi presenti assisterete sicuramente nel periodo iniziale a lotte, anche cruente, finalizzate ad instaurare una gerarchia tra i maschi soprattutto per il controllo delle femmine presenti in vasca.


Biocenosi:

convive bene con altri Poecilidi e pesci di pari taglia. Pesce che consiglio vivamente a tutti i neofiti. Può incrociarsi con Xiphophorus maculatus (Platy).



La Riproduzione


Difficoltà riproduzione:

molto facile ed abbondante.


Modalità riproduttiva:

il Portaspada è ovoviparo, non depone quindi uova, bensì partorisce piccoli avannotti già quasi autosufficienti e aventi livrea già del tutto simile a quella dei genitori.


Maturità sessuale:

La maturità sessuale viene raggiunta dopo 8 / 10 mesi.


Formazione della coppia:

avviene spontaneamente all'interno del gruppo. Questa specie non è monogama, non forma coppie fisse, in pratica gli accoppiamenti avvengono frequentemente e casualmente.


Alimentazione della coppia:

per stimolarne ulteriormente l’istinto riproduttivo si può variare la dieta offerta aumentando progressivamente la somministrazione di cibo vivo e surgelato. Ma vedrete che non ce ne sarà bisogno.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

come acquario d'allevamento.


Gestazione:

la durata della gestazione della femmina varia a seconda della temperatura dell'acqua, in genere si va da un minimo di 24 giorni con acqua a 23/24 °C, ad un massimo di 38 giorni con acqua a 27/28 °C.


Avannotti (primi giorni e loro cura):

gli avannotti nascono già piuttosto autosufficienti, il loro numero può variare notevolmente, anche da 20 a 200 esemplari alla volta. Occorre però separarli dagli esemplari adulti o per lo meno offrire loro molti nascondigli in quanto potrebbero essere divorati sia dai genitori sia dagli altri pesci presenti in vasca. Tra l'altro mostrano fin da subito i colori (spesso sgargianti) dei genitori e risultano così più facilmente individuabili dai predatori. Un ottimo rifugio naturale per gli avannotti può essere rappresentato da folti cespugli di Riccia Fluitans o Vesicularia. In alternativa si può optare per una sala parto di quelle strutturate in modo tale da dividere i piccoli dalla madre. Appena nati, i piccoli possono essere tranquillamente sfamati con naupli di Artemia salina e mangime in scaglie polverizzate, somministrando il cibo spesso (anche 6 / 8 volte al giorno) ma in quantità ridottissime. Se in acquario sono presenti piante vere i piccoli inizieranno subito a nutrirsi delle formazioni algali e della microfauna su di esse presenti.

Consiglio: riuscire ad assistere alla riproduzione dei nostri amati pesciolini è stupefacente, ma con il Portaspada occorre stare attenti, in quanto è un pesce assai prolifico e, se ad ogni parto fate in modo di salvare la maggior parte dei piccoli, in breve tempo la vostra vasca sarà sovraffollata arrivando al collasso. Usate la sala parto per accrescere i piccoli la prima volta, ma in seguito lasciate partorire la femmina in vasca, se l’acquario è ricco di vegetazione e nascondigli gli esemplari più forti e furbi riusciranno comunque a salvarsi.





Autore: Andrea Perotti


Scheda: Gastromyzon punctulatus



Gastromyzon punctulatus
(Inger & Chin, 1961)













Piccolo pesce, molto robusto, ideale aiutante nella lotta alle alghe specialmente sui vetri. Adatto anche ad acquari di dimensioni piccole. Difficoltà d’allevamento: minima. Specie consigliata anche a neofiti.



Nome scientifico:

Gastromyzon punctulatus


Nome comune:

Gastromyzon


Famiglia:

Balitoridae


Luogo d’origine:

Asia (Borneo)


Dimensioni:

fino a 6,5 cm


Dimensioni minime acquario:

almeno 30 litri netti per un esemplare


Valori Acquario Allevamento:

- PH 6 / 8
- GH 8 / 20 °dGH
- Temperatura 23 / 26 °C


Livello di nuoto:

fondo e vetri


Comportamento:

pesce timido, pacifico, quasi indifferente verso gli eventuali coinquilini.



Difficoltà riproduzione:

quasi impossibile da realizzare in cattività.


Modalità riproduttiva:

specie ovipara.




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Scheda: Nematobrycon palmeri



Nematobrycon palmeri
(Eigenmann, 1911)















Nome comune: Tetra Imperatore

Famiglia: Characidae

Luogo d’origine: America Meridionale (Colombia)

Dimensioni max: 5,5 cm

Valori consigliati: PH: 5,5 / 7 - GH: 5 / 15 °dGH - Temp.: 22 / 26 °C

Difficoltà d'allevamento: minima

Alimentazione: onnivoro con forte prevalenza carnivora

Comportamento: pesce da branco, pacifico. Maschi un po' territoriali tra loro.

Riproduzione in cattività: possibile, di moderata difficoltà

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Testo e foto: Andrea Perotti
Foto scattata presso la sede di Acquarishop


martedì 29 settembre 2009

Scheda: Astronotus ocellatus

Astronotus ocellatus
(Agassiz, 1831)














Nome comune: pesce Oscar

Famiglia: Cichlidae

Luogo d’origine: America Meridionale, Amazzonia

Dimensioni max: 45 cm

Valori consigliati: PH: 6,2 / 7,2 - GH: 8 / 12 °dGH - Temp.: 22 / 26 °C

Difficoltà d'allevamento: elevata

Alimentazione: carnivoro

Comportamento: territoriale, aggressivo, irruento

Riproduzione in cattività: possibile, di difficoltà media

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Testo e Foto: Andrea Perotti

Scheda: Paracheirodon axelrodi



Paracheirodon axelrodi
(Shultz, 1956)















Nome comune: Tetra Cardinale

Famiglia: Characidae

Luogo d’origine: America Meridionale (Amazzonia, fiumi Orinoco e Rio Negro)

Dimensioni max: 4,5 cm

Valori consigliati: PH: 5,5 / 6,8 - GH: 3 / 7 °dGH - Temp.: 23 / 28 °C

Difficoltà d'allevamento: media

Alimentazione: onnivoro, ma con netta prevalenza carnivora

Comportamento: pesce da branco, pacifico

Riproduzione in cattività: possibile, ma di elevata difficoltà

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Testo: Andrea Perotti
Foto: per gentile concessione "Dreddone"


Scheda: Gymnocorymbus ternetzi

Gymnocorymbus ternetzi
(Boulenger, 1895)


Caracide socievole e molto robusto. Affascinante da osservare per le modalità di comportamento sociale e riproduttivo. Va allevato in piccoli gruppi di almeno 5 / 6 esemplari, altrimenti diviene timido e stressato mostrando un rapido scolorimento delle bande verticali nere che ne contraddistinguono la livrea. Adatto ad acquari con capacità di almeno 60 litri netti, meglio più grandi se di comunità.
Difficoltà d’allevamento: specie facile da allevare, consigliata anche ai neofiti.




Nome scientifico:

Gymnocorymbus ternetzi


Nomi comuni:

Tetra Nero
Pesce vedovo
Tetra gonnellino


Famiglia:

Characidae


Luogo d’origine:

Sud America (Amazzonia, rinvenibile in Rio Negro, Rio Guapore e Rio Paraguay)



Morfologia:

corpo alto e compresso lateralmente con pinna anale eccezionalmente sviluppata. Livrea argentata che va scurendosi man mano che ci si avvicina alla pinna caudale. Una banda verticale grigio-nera attraversa l'occhio, altre due, nere, ornano verticalmente il fianco. Ma mano che il pesce “invecchia” la livrea tende ad uniformarsi verso un grigio chiaro più o meno uniforme mentre le bande nere tendono a sbiadire virando anch’esse al grigio.

Sono da alcuni anni in vendita dei Gymnocorymbus ternetzi colorati artificialmente (arancioni, rosa, verdi, azzurri, ecc…). La varietà porta la dicitura “Gymnocorymbus ternetzi colour”. Sono esemplari assai più delicati, proprio a causa della manipolazione subita, tra l’altro la colorazione, dopo 6 / 10 mesi inizia inesorabilmente a sbiadire fino alla quasi completa scomparsa.

Recentemente è giunta sul mercato anche una varietà con pinne a velo. Anche in questo caso trattasi di varietà assolutamente non rinvenibile in natura. In foto a fondo scheda anche un esemplare rosa.


Dimorfismo sessuale:

poco visibile ad occhio nudo; da adulte le femmine tendono ad avere il ventre più ingrossato, ed inoltre la loro pinna anale appare in genere meno sviluppata rispetto a quella dei maschi, ma non sempre si tratta di differenze evidenti.


Dimensioni:

fino a 7 cm


Ciclo vitale:

5 anni


Dimensioni minime acquario:

almeno 60 litri netti per un piccolo gruppo di 5 / 6 esemplari


Valori Acquario Allevamento:

- PH 6,2 / 7,8
- GH 5 / 20 °dGH
- Temperatura 20 / 27 °C


Allestimento acquario allevamento:

predilige acquari non eccessivamente illuminati (quindi meglio non eccedere con l’impianto d’illuminazione) con fondo scuro. E’ un pesce capace di rapidissime e repentine accelerazioni, meglio quindi evitare di allevarlo in acquari aperti in quanto potrebbe anche improvvisamente balzare fuori dall’acquario.


Alimentazione:

carnivoro in natura, in cattività i G. ternetzi si tramutano in pratica in onnivori, soprattutto gli esemplari d’allevamento, e accettano senza alcun problema tutti i più comuni alimenti commerciali, secchi, liofilizzati, surgelati, vivi. Importante offrir loro una dieta varia e completa, vi ripagheranno sia in vivacità sia in brillantezza di livrea.


Livello di nuoto:

centrale


Comportamento:

tra i Caracidi conosciuti in ambito acquariofilo è di gran lunga il più facile da allevare, il più robusto e il meno aggressivo, seppur l’aspetto, che ricorda vagamente un mini Piranha, faccia pensare l’opposto. Va allevato in gruppi di almeno 5 / 6 esemplari (meglio se maggiori), ciò vi permetterà di osservarne le caratteristiche di vita sociale. Noterete spesso i maschi confrontarsi in modo vivace ma innocuo, per contendersi l’attenzione delle femmine e per stabilire una certa gerarchia. Con l’avanzare del suo ciclo vitale le tre bande verticali nere tendono a sbiadire virando verso un grigio che progressivamente diverrà sempre più chiaro. Se questa decolorazione viene notata in un esemplare giovane prendetelo come un campanello d’allarme, è spesso sintomo di infelicità e/o stress.


Biocenosi:

pesce pacifico e tollerante, non da mai problemi, ideale per acquari comunitari.



La Riproduzione


Difficoltà:

facile


Modalità riproduttiva:

specie ovipara


Maturità sessuale:

viene raggiunta all'incirca ad un anno d'età.


Formazione della coppia:

in questa specie non si ha la tendenza a formazione di coppie fisse, le riproduzioni avvengono "casualmente" mediante rilascio dei liquidi riproduttivi in contemporanea da parte di più esemplari durante delle fasi di aggregazione temporanea in acque aperte. In cattività è in genere sufficiente abbinare un maschio ed una femmina per tentarne la riproduzione, cercando di scegliere una femmina che presenti già un ventre bello gonfio, cioè pieno di uova.


Alimentazione della coppia:

per stimolarne l’istinto riproduttivo è consigliabile variare la dieta offerta aumentando progressivamente la somministrazione di cibo vivo e surgelato.


Valori consigliati per l’acquario riproduttivo:

- PH 6,5 / 7.0
- GH 5 / 15 °dGH
- Temperatura 24 / 25 °C
- Capienza minima 40 litri netti


Allestimento Acquario Riproduttivo:

come già detto, la riproduzione avviene mediante semplice rilascio in acqua dei liquidi riproduttivi. Ciò è solitamente sufficiente ad ottenere la fecondazione di quasi tutte le uova le quali subito dopo si adagiano sul fondale. I genitori se ne disinteressano ed anzi, se le notano, le mangiano. E’ quindi meglio disporre sul fondo dell’acquario riproduttivo molto muschio (ad esempio Vesicularia dubyana) in cui le uova si incastreranno riuscendo almeno in parte a salvarsi. E' bene regolare al minimo il filtro (o staccarlo del tutto) e mettere del materiale a maglia fittissima (ad esempio "tulle" o "organza") a protezione delle bocchette di aspirazione, ciò eviterà che le uova prima, e le piccole larve dopo, vengano in parte aspirate dal filtro. Conseguentemente, per almeno le prime due settimane successive alla eventuale deposizione, andranno fatti regolarmente piccoli cambi parziali quotidiani (10% al dì).
Per infondere tranquillità ai riproduttori l’acquario riproduttivo deve essere poco illuminato, preferibile coprire parte della superficie con piante galleggianti.


Deposizione e fecondazione:

si consiglia di inserire la coppia nell’acquario riproduttivo in orario serale, dopo di che lasciateli il più tranquilli possibile. Se tutto va bene tra i due inizieranno subito vivaci giochi amorosi e la mattina seguente avverrà la deposizione. Contemporaneamente la femmina rilascerà le uova (che possono arrivare anche ad alcune centinaia) ed il maschio rilascerà in acqua il proprio liquido seminale. Il seme rilasciato dal maschio è incredibilmente abbondante e può causare letteralmente un imbiancamento dell’intera acqua dell’acquario con conseguente eccesso di proliferazione batterica (eventualità pericolosa per l’integrità delle uova), per questo motivo è meglio predisporre già un contenitore con acqua identica a quella della vasca, in quanto sarete probabilmente costretti a cambiarne subito anche più del 50%.
La schiusa delle uova fecondate avviene dopo circa 24 / 32 ore. A questo punto è preferibile già levare i riproduttori. Le piccole larve per tre, quattro giorni saranno statiche e si nutriranno del sacco vitellino, poi inizieranno a muoversi in cerca di cibo.


Gli avannotti:

a partire dal terzo / quarto giorno successivo alla schiusa possiamo già iniziare a somministrare naupli di Artemia salina appena schiusi. La somministrazione dei naupli di Artemia deve essere frequente ed abbondante. Dopo ulteriori due settimane si può iniziare a somministrare anche mangime in scaglie polverizzato.



Immagine: by Andrea Perotti







Autore: Andrea Perotti



Scheda: Gyrinocheilus aymonieri


Gyrinocheilus aymonieri
(Tirant, 1883)













Nome comune: mangiatore d’alghe cinese

Famiglia: Gyrinocheilidae

Luogo d’origine: Asia Sud Orientale (India, Thailandia)

Dimensioni max: 25 cm

Valori consigliati: PH: 6 / 7,5 - GH: 5 / 18 °dGH - Temp.: 24 / 28 °C

Difficoltà d'allevamento: media

Alimentazione: si nutre prevalentemente di microfauna e di alghe

Comportamento: da adulto diviene territoriale ed aggressivo

Riproduzione in cattività: praticamente impossibile da ottenere

Vedi la scheda completa


Testo: Andrea Perotti
Foto: per gentile concessione "Spawn"

Scheda: Balantiocheilos melanopterus


Balantiocheilos melanopterus(Bleeker, 1851)














Nome comune: squaletto d’acqua dolce

Famiglia: Cyprinidae

Luogo d’origine: Asia (Sumatra, Borneo, Thailandia, Malesia)

Dimensioni max: 40 cm

Valori consigliati: PH: 6,8 / 7,5 - GH: 10 / 25 °dGH - Temp.: 22 / 28 °C

Difficoltà d'allevamento: minima

Alimentazione: onnivoro

Comportamento: pesce da branco, pacifico

Riproduzione in cattività: quasi impossibile da realizzare

Vedi la scheda completa


Testo e Foto: Andrea Perotti

Scheda: Hyphessobrycon bentosi


Hyphessobrycon bentosi
(Durbin, 1908)














Nome comune: Tetra ornato

Famiglia: Characidae

Luogo d’origine: America Meridionale (Amazzonia settentrionale)

Dimensioni max: 4,3 cm

Valori consigliati: PH: 5,8 / 7 - GH: 3 / 15 °dGH - Temp.: 24 / 28 °C

Difficoltà d'allevamento: minima

Alimentazione: onnivoro, ma con forte prevalenza carnivora

Comportamento: pesce da branco, pacifico

Riproduzione in cattività: possibile, ma di elevata difficoltà

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Testo: Andrea Perotti
Foto: per gentile concessione "Deb"

lunedì 28 settembre 2009

Scheda: Dermogenys pusillus



Dermogenys pusillus
(Kull e Van Hasselt, 1922)










Nome comune: mezzo becco

Famiglia: Hemirhamphidae

Luogo d’origine: Asia Sud Orientale (Thailandia, Malacca, Isola della Sonda)

Dimensioni max: 7 cm

Valori consigliati: PH 6,8 / 7,8 - GH 8 / 30 °dGH - Temp. 20 / 28 °C

Difficoltà d'allevamento: elevata

Alimentazione: carnivoro molto esigente

Comportamento: pesce di branco socievole a pacifico

Riproduzione in cattività: facile

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Testo e foto: Andrea Perotti
Foto scattata presso la sede di Acquarishop

Scheda: Pangio kuhlii


Pangio kuhlii
(Valenciennes, 1846)















Nome comune: Occhio spinoso

Famiglia: Cobitidae

Luogo d’origine: Asia Sud Orientale (Sumatra, Giava, Borneo, Malacca e Malesia)

Dimensioni max: 12 cm

Valori consigliati: PH: 6 / 7 - GH: 5 / 10 °dGH - Temp.: 23 / 28 °C

Difficoltà d'allevamento: ridotta

Alimentazione: onnivoro

Comportamento: pesce da branco, pacifico e timido

Riproduzione in cattività: possibile, ma di elevata difficoltà

Vedi la scheda completa


Testo: Andrea Perotti
Foto: per gentile concessione utente "Cobra" di aquaexperience site

Scheda: Astyanax jordani


Astyanax jordani

(Hubbs e Innes, 1936)












Nome comune: Caracide cieco Messicano

Famiglia: Characidae

Luogo d’origine: America Centrale (Messico)

Dimensioni max: 9 cm

Valori consigliati: PH: 6,5 / 7,8 - GH: 10 / 30 °dGH - Temp.: 19 / 25 °C

Difficoltà d'allevamento: minima

Alimentazione: onnivoro

Comportamento: socievole

Riproduzione in cattività: possibile, di difficoltà media

Vedi la scheda completa


Testo e Foto: Andrea Perotti
Foto scattata presso la sede di acquarishop

domenica 27 settembre 2009

Guizzi di Colore - Acquarishop




Guizzi di Colore
Acquarishop, Ranco - 26/27 Settembre 2009




Oggi mi sono recato all' Azienda Agricola Floricoltura Robustelli GianBattista, sita a Ranco, in provincia di Varese, una struttura all'interno della quale è collocata la sede di Acquarishop di Robustelli Davide (per gli amici "Jambè").

Acquarishop è in assoluto il mio negozio preferito per i miei acquisti acquariofili, ma oggi non vi sono andato per fare acquisti bensì per assistere all'evento "Guizzi di Colore 2009" ovvero una esposizione/concorso di Guppy Show, e per parlare per un po' con i miei amici Davide e Giacomo.

Ho deciso di portarmi dietro la fotocamera e di documentare sia l'evento relativo ai Guppy Show sia soprattutto l'incredibile quantità di bellissimi plantacquari e particolarità acquariofile visibili in Acquarishop.

Spero quindi di fare a voi cosa gradita mostandovi un po' dei miei scatti odierni....


Cominciamo con una vista d'insieme delle serre Robustelli...


...una bellissima oasi a due passi dai laghi, immersa nel verde e proprio accanto al Museo dei Trasporti di Ranco (visitatelo il Museo, ne vale la pena .... e l'ingresso è pure gratis...).


All'ingresso dell'edificio ospitante l'evento "Guizzi di Colore" ecco il primo gradito acquario .... piccolissimo, posto sul banco della cassa...



L'acquario è molto piccolo ma davvero grazioso, sicuramente allestito da Giacomo (Guarraci) che segue tutte le vasche presenti in Acquarishop.


Sul lato opposto del locale d'ingresso ecco un bellissimo marino, si tratta dell'allestimento scuola che venne eseguito durante l'Acquarionlive dello scorso anno .... molto bello, anche se il mio giudizio conta ben poco visto che di marino non ne so molto...




Superato il primo locale si accede ad un ampio spazio, solitamente usato per le varie edizioni di Acquarionlive, per l'occasione attuale riccamente e superbamente adornato e impreziosito da composizioni floreali di una bellezza straordinaria .... sulla sinistra del grande e luminoso locale gli espositori di Acquarishop .... acquari di varie marche, stupende radici di tutte le forme e dimensioni, prodotti di tutte le marche .... uno stand della "Sera", sponsor dell'evento, che offre la possibilità di acquistare i suoi prodotti durante l'evento a prezzi super-ribassati. Sul lato opposto una zona accoglienza e lo stand della rivista "Il Mio Acquario" ricco di copie omaggio dei numeri passati e con la possiblità di stipulare in loco l'abbonamento alla rivista con un prezzo davvero bassissimo .... ben vengano queste occasioni ;-)

In fondo al locale (diciamo padiglione) ecco finalmente l'esposizione dei Guppy Show, un totale di 90 coppie esposte, da vari allevatori (tra i quali lo stesso Robustelli Davide, titolare di Acquarishop) ...


Per ogni coppia esposta si conoscevano già posizione e punteggio, in quanto la giuria si era già espressa (se non erro Venerdì pomeriggio), tuttavia erano ugualmente presenti vari membri dell'AIG (Associazione Italiana Guppy) ed alcuni giudici Internazionali, pronti a spiegare agli interessati le metodologie di valutazione di un Guppy Show.

Fare foto decenti a questi bellissimi animaletti era praticamente impossibile con i mezzi a mia disposizione, in quanto le vaschette erano prive di illuminazione ed esposte alla luce solare che, seppur filtrata da vetrate e tendaggi vari, rendeva davvero difficoltoso il compito dei fotografi.


Sono riuscito tuttavia a prendere qualche scatto decente di alcuni dei Guppy cui sono stati assegnati dei premi e, quindi dei punteggi particolarmente alti...







Logicamente i Guppy erano suddivisi in varie categorie (ne esistono veramente tantissime) e quindi le valutazioni erano dettate dalla rispondenza alle linee guida delle verie categorie d'appartenenza.

Nel pomeriggio tutte le coppie sono state messe in vendita tramite asta, cui non ho assistito.


Non ho potuto esimermi dal complimentarmi con Davide Robustelli per l'ottima organizzazione e per la conseguente piena riuscita dell'evento, spero il primo di una lunga serie...


Uscendo dal padiglione sono passato a quello a fianco, ove sono ubicate tutte le principali vasche espositive e d'allevamento di Acquarishop. Vengo spesso qui ma ogni volta è come la prima .... qui mi sembra sempre di tornare bambino, già, perchè per un acquariofilo appassionato entrare qui è come per un bambino entrare a Gardaland... non si vorrebbe più uscire!

Il padiglione è molto scarno, buio, non pensiate di trovarvi arredamenti high-tech .... ma il suo valore è rappresentato dalle sue vasche e dalla grandissima varietà di pesci, invertebrati e piante presenti al loro interno, e vi assicuro che per un appassionato come me è davvero un paradiso.

Davanti all'ingresso del padiglione si trovano svariati vasconi in materiale plastico, ospitanti per lo più Carassi, Carpe e piante galleggianti. Un piccolo laghetto ben curato...



...e un incredibile vascone adibito ad "Iwagumi all'aperto", gestito in un modo simile a quanto spiegava Konrad Lorenz nel suo libro "L'anello di Rè Salomone"...




...non ricordo esattamente le misure di questa vasca ma dovrebbe trattarsi di un quasi 800 litri lordi.


Ai suoi piedi una vaschetta "figlia" da poco allestita...





...su un angolo superiore del vascone invece, ecco un miniacquario da 1 litro, davvero particolare




...mai visto un Iwagumi più piccolo di questo!



All'ingresso del locale ecco Giacomo ed ecco la prima vasca .... bellissima!
Purtroppo fargli una foto frontale è impossibile causa riflessi, eccovene comunque alcuni scatti da altre angolazioni.






Davvero una bella vasca.

All'interno del locale un gran caldo e un'elevata umidità .... ed oltre 100 acquari!!!!

Giacomo parla con alcuni utenti del forum di Acquarionline, volti più o meno noti, visti di sicuro alle passate edizioni di AcquarionLive ... gli consegno alcuni Hypessobrycon che erano di troppo nelle mie vasche, ed alcune lumache Viviparus viviparus provenienti da un mio acquario dedicato al fiume Ticino. Presento Giacomo al mio amico Mauro di Acquariofilia Italiana e, mentre loro iniziano fittamente a dialogare di fondi e fertilizzanti, io scatto foto a un po' di vasche ...



Eccone una carrellata.


Vasca espositiva dedicata a Melanotaenie, priva di illuminazione. La vasca riceve solo una flebile luce filtrante dalle tende laterali, eppure le piante in essa coltivate scoppiano di salute.




Proseguendo in senso antiorario lungo il perimetro del locale ecco una lunghissima vasca allestita da poco, stile Iwagumi, ospitante un gruppetto di bellissimi Pterophyllum scalare ... anche questa vasca è priva di illuminazione, c'è sopra un neon utilizzato solo all'occorrenza ma normalmente tenuto spento.




La vasca successiva è davvero particolare, la riproduzione di un ruscelletto boschivo, purtroppo davvero in un punto buio e anch'esso privo d'illuminazione, difficile quindi fargli una foto decente...



Di seguito alcune vasche dedicate ai Ciclidi dei grandi Laghi africani, ecco la più grande, anch'essa priva di illuminazione fissa




...ed eccoci ad uno degli allestimenti più belli presenti in serra, si tratta dello stesso acquario che Giacomo fece partecipare all'AGA Layout Contest 2008 (ma il layout era allora piuttosto differente)




Ed eccoci ad una serie di piccole vaschette, alcune davvero sperimentali...


una 6 litri...




un piccolo Iwagumi...




un acquaterrario





Ed eccoci all'angolo più importante, quello decisamente più ricco dal punto di vista plantofilo, ed anche l'ultimo prima del termine della nostra visita...





Alcune delle vasche nel dettaglio...


questa viene definitia da Giacomo un semplice acquario di piante...



Un vasca poco spinta ospitante soprattutto pesci già adulti...




un vascone ricco di legni, con acqua ambrata, ed ospitante Symphysodon aequifasciatus (Discus) ...




questa è la vasca che allestì Matteo Vescovi durante la prima edizione dell'AcquariOnLive, ma successivamente modificata più volte da Giacomo...



e stando in tema AcquariOnLive ecco quella che allestì Giacomo Guarraci, sempre durante la prima edizione...




ecco invece quella allestita alcuni mesi fa da Giacomo nell'ultima edizione svolta dell'AcquariOnLive... un allestimento realizzato anche per testare la nuova terra per acquari creata e commercializzata dal grande aquascaper tedesco Oliver Knott, "Nature Soil"...




ecco una vasca strapiena di Hygrophile...



ed ecco, volutamente lasciata per ultima, quella che per me è la miglior creazione di Giacomo ... "La Fenice".... una vasca che si commenta da sola, anche se purtroppo le mie misere foto non le rendono giustizia .... vi assicuro che dal vero è dieci volte più strepitosa!





Il giro è finito, si torna a casa.

Spero di avervi allietato con questi miei umili (e davvero scarsi ... i soggetti meritavano delle foto migliori!) scatti fotografici.

Che dire? Se ne avete la possibilità passate a visitare questa serra ... non ve ne pentirete.

Per info, contatti ed orari d'apertura cliccate qui.


Saluti ;-)