lunedì 24 gennaio 2011

Lagarosiphon major


Lagarosiphon major
(H.N. Ridley, 1928)












Pianta acquatica a stelo molto particolare. Vive bene in acqua fredda e risulta idonea sia all'acquario sia al laghetto. Ha un grande potere ossigenante/depurante ed è molto invasiva.


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Nome scientifico:

Lagarosiphon major (sin. Elodea crispa)


Nomi comuni:

Peste d'acqua arcuata
Curly Waterweed
Oxygen weed
African Elodea
African curly leaved waterweed


Famiglia:

Hydrocharitaceae


Origine:

Africa (la specie è originaria dell'Africa meridionale, tuttavia a causa dell'uomo ha avuto modo di colonizzare nel tempo numerose altre aree geografiche, anche lontanissime dal territorio originario, Lagarosiphon major è segnalata ad esempio nell'Europa centro settentrionale, nord-Italia compreso, ed in alcuni stati dell'Oceania, soprattutto Nuova Zelanda).



Seguono due foto da me scattate nel fiume Ticino, in Lombardia. La seconda penso spieghi più di mille parole quanti problemi può causare questa pianta nei tratti di fiume a lento scorrimento, arrivando addirittura ad impedirne la navigabilità.












Morfologia:

pianta acquatica a stelo, di colore verde medio/scuro. Le foglie, lunghe circa 12 / 20 mm e larghe 2 / 4 mm, appaiono incurvate vero il basso, quasi ripiegate su sè stesse, e sono disposte sul fusto a spirale, formando in pratica una linea ininterrotta di attaccature che avvolge fittamente tutto lo stelo. In condizioni idonee il fogliame è molto fitto ed il fusto non risulta nemmeno visibile.




In natura i fusti, a seconda delle condizioni di corrente, possono raggiungere anche lunghezze nell'ordine di 5 / 6 metri, in tal caso però il fogliame sarà presente solo sulla parte superiore del fusto, laddove vi sia luce da sfruttare, mentre la parte centro inferiore del fusto risulterà completamente spoglia.


La Crescita:

tasso di crescita medio/rapido a seconda delle condizioni offerte. Grazie alle sue radici rizomatose questa pianta riesce a colonizzare rapidamente grandi aree di fondale, cotinuando a produrre nuovi steli che in pratica emergeranno direttamente dal fondo.


Valori Acquario:

PH: 6,5 / 8,0
GH: 3 / 15 °dGH
Temperatura*: 14 / 24 °C
Luce: da media a forte

*Nota: Lagarosiphon major è una pianta perenne, sopravvive agli inverni più rigidi e addirittura al congelamento dell'acqua, ciò grazie alla sua grande capacità di rigenerarsi per merito dell'elevata concentrazione di cellule staminali presenti nel fusto, in ottica acquario è però doveroso da parte mia consigliare solo il range di temperatura che permetta a questa pianta di mantenere un aspetto decente. In quest'ottica non avrebbe quindi senso indicare ad esempio un campo di valori di 0 / 27 °C come avrei anche potuto fare, la pianta infatti sotto ai 14 / 15 °C inizia progressivamente a defogliarsi (a partire dal basso), mentre a temperature superiori a 24 °C va in stasi vegetativa, e in caso di esposizione prolungata marcisce e muore. Pertanto consiglio di mantenersi nel range 14 / 24 °C, con optimum 17 / 21 °C.


Allestimento Acquario:

fondo morbido e poroso, a granulometria preferibilmente fine e ben maturo. L'acqua dev'essere poco mossa o addirittura stagnante. La presenza di nutrienti nel fondale non è indispensabile, la pianta da mie esperienze cresce bene anche su fondi inerti (ma ben maturi!), purchè la temperatura sia giusta e la luce sufficiente, nulla comunque vieta di adottare un fondo attivo, che sicuramente male non farà. Analogo discorso per l'eventualità di un impianto CO2, non è indispensabile ma se lo si adotta può fare la differenza a livello di qualità del fogliame e di tasso di crescita.


Fertilizzazione:

Lagarosiphon major si nutre sia per via fogliare sia per via radicale, non ha comunque particolari esigenze e cresce decentemente anche in assenza di una fertilizzazione dedicata e su fondi inerti, logicamente però una buona fertilizzazione, completa e bilanciata, può fare la differenza in termini di qualità del fogliame e di tasso di crescita. Un elemento limitante per questa pianta è spesso il Ferro, che se carente può sensibilmente rallentarne la crescita.


Posizione In Acquario:

pianta da sfondo, ideale per la parte posteriore dell'allestimento.


Modalità di Riproduzione:

si tratta di una pianta a riproduzione dioica, questo significa che ne esistono esemplari maschili ed esemplari femminili, a seconda del sesso cambia l'infiorescenza. I fiori maschili sono detti stami e rilasciano polline (gameti maschili), quelli femminili sono detti pistilli e non possono essere fecondati senza la presenza di polline rilasciato dalle infiorescenze di esemplari maschili. I fiori si formano in superficie, restando emersi, e l'impollinazione avviene solitamente sul finire della stagione estiva. Il problema è che solo nell'habitat originario (Africa meridionale) sono presenti esemplari di entrambi i sessi, mentre nelle altre aree geografiche che sono successivamente state colonizzate da questa pianta si riscontra la presenza di soli esemplari femminili. Ciò nonostante questa pianta risulta comunque in natura sempre molto invasiva in quanto ha un'elevata capacità di rigenerazione dei propri tessuti, nel suo fusto è presente una gran quantità di cellule staminali grazie alle quali è sufficiente un piccolo frammento di stelo, anche totalmente primo di fogliame, per dare il via alla formazione di un nuovo esemplare completo. In pratica si riproduce per frammentazione e vi assicuro che in natura la sua invasività sta comportando svariati problemi (da cui il nome comune "peste d'acqua arcuata"), al punto che in molti stati ne è proibita l'importazione ed il suo rilascio in natura è considerato un reato. Quando questa pianta invade un tratto di fiume o un laghetto le conseguenze per l'habitat possono essere molto gravi, è una pianta fitodepuratrice, che rilascia molto Ossigeno e che se lasciata crescere liberamente invade tutto lo spazio disponibile oscurando completamente tutte le altre piante.
In acquario è invece facilmente gestibile, si può spostarla o farla propagare a proprio piacimento, col metodo per talea, o semplicemente interrando parzialmente dei pezzi di fusto.


Inserimento in Acquario:

non mi risulta che questa pianta sia presente nel listino delle più note Aziende di settore, se quindi la troverete presso serre o appassionati disposti a cedervela si tratterà presumibilmente di potature (talee). Per inserirla nel vostro acquario sarà quindi sufficiente piantumare gli steli singolarmente, lasciando magari due / tre cm di spazio tra di essi.

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